Molti pellegrini si sono radunati fin dalle prime ore dell’alba a Medjugorje presso
la Croce Blu il 2 ottobre.
Verso le ore 9 di mattina la veggente Mirjana Dragicevic ha avuto l’apparizione.
La Madonna ha dato il seguente messaggio:
Cari figli, mentre vi guardo, il
cuore mi si stringe dal dolore. Dove andate figli miei? Siete così immersi nel peccato che non sapete fermarvi? Vi giustificate col peccato e vivete secondo esso.
Inginocchiatevi sotto la Croce e guardate mio Figlio. Lui ha vinto il peccato
ed è morto, affinché voi, figli miei, viviate. Permettete che vi aiuti perché non
moriate, ma viviate con il mio Figlio per sempre. Vi ringrazio.” La Madonna era molto triste.
Vedete, cari amici, prosegue almeno da un anno a questa parte, la
serie dei messaggi accorati della Madonna, e non soltanto attraverso la
veggente Mirjana ma anche attraverso la veggente Marja il 25 del mese. Si
tratta di messaggi accorati dove la Madonna è triste: “mentre vi guardo, il cuore mi si
stringe dal dolore” è triste, addolorata. E’ addolorata perché siamo
affetti dalla malattia più grave che una persona possa avere: il peccato. Il peccato è un tumore che
distrugge la persona, non soltanto nel corpo, ma anche nel cuore e anche
nell’anima e lo porta alla morte spirituale, alla morte eterna.
Non è la prima volta che la Madonna sottolinea questa situazione
esistenziale: “dove andate figli miei?” si chiede. A questa domanda aveva dato
la risposta qualche mese fa: “vi siete
persi!” Ci siamo persi sulla via della perdizione, sulla via della rovina,
come la chiama la Madonna, la via del peccato, la via della morte.
Questa volta però l’attenzione è centrata sulla parola peccato che è ripetuta più volte e sta
ad indicare che questo è il cuore del messaggio e cioè che ciò che la Madonna
vede è che noi, nonostante magari preghiamo, nonostante andiamo a Messa, nonostante
facciamo gli esercizi di pietà, siamo
tuttavia nel peccato, siamo nel peccato grave!
Quando la Madonna parla del peccato, parla di peccato mortale,
cioè la Madonna ci vede nel peccato mortale, ci vede morti spiritualmente come
quei sepolcri imbiancati di cui Gesù parla nel Vangelo, che al di fuori
sembrano belli ma dentro sono ossa di morti, putridume.
La Madonna dunque ci vede (naturalmente ci saranno anche quelli
che sono in Grazia di Dio) però la situazione che la Madonna vede è che gli
uomini sono immersi nel male, sono immersi nel peccato, sono prigionieri del
peccato e quindi sotto l’influsso del
maligno e questa situazione è una situazione di morte; tant’è vero che la
Madonna dice: “Permettete che vi aiuti perché non moriate”. Naturalmente il
peccato è una malattia che comunque ripetuta si diffonde, mette radici, distrugge
l’organismo fino a diventare una malattia irreversibile, una malattia mortale
che quindi porta alla morte. Questa è una malattia spirituale che si evolve
come le normali malattie solo che è una malattia mortale che si evolve e porta
alla morte!
La Madonna è qui come medico delle nostre anime perché vuole
aiutarci a non morire!
La diagnosi che la Madonna fa della malattia è quella di una malattia tale per
cui noi neanche ci rendiamo conto di averla, cioè siamo immersi nel peccato
e neanche ce ne accorgiamo, neanche ce ne rendiamo conto; siamo così immersi
nel peccato che anche quando ce ne accorgiamo, o lo sottovalutiamo o lo
scusiamo, o comunque non siamo in grado di dire basta! Di dire rinuncio al
male, di fare una frenata, di dare un colpo di cesoia, di tagliare la mala
radice!
“Siete così immersi nel peccato che non sapete fermarvi” cioè, stiamo sprofondando, siamo come in una palude
inghiottiti dalle sabbie mobili nelle quali fin quando uno è dentro solo
fino alle caviglie può anche tentare di uscirne fuori, ma quando uno sprofonda
e arriva fino al collo, come fa a uscire?
E la Madonna dice: “Siete così immersi nel peccato che non
sapete fermarvi”. E perché questo, cari amici, avviene? Perché voi lo
giustificate, dite che non è peccato,
lo giustificate e vivete nel peccato. Cioè lo giustifichiamo, diciamo che non è
peccato, lo sottovalutiamo, ne siamo schiavi e continuiamo in questa situazione
di schiavitù di morte.
Questa è una diagnosi che a mio parere ci tocca da vicino, ma che
riguarda anche l’insieme del mondo
oggi. La Madonna è qui, nella Luce dello Spirito Santo, come inviata di Dio per
convincere il mondo del peccato; vorrei chiedere se anche noi sacerdoti nella
nostra predicazione convinciamo il mondo del peccato.
Dunque
questa è la prima parte del messaggio che indica una malattia che è talmente grave da far sì che stiamo per morire, però come
sempre la Madonna nella seconda parte del messaggio ci apre il cuore alla
speranza e, come sempre, ci indica Colui che ci può aiutare in queste
situazioni disperate che è suo Figlio. Qui si vede veramente il compito di
Maria, quello di portarci a quella fonte della salvezza che è Gesù
Cristo e ci dice: “Inginocchiatevi sotto la Croce e guardate
mio Figlio”.
Mi viene in
mente Santa Caterina da Siena che diceva guardando il crocefisso: “chi è quello stolto bestiale che vedendosi
così amato non ricambia con l’amore?” Cioè Gesù Cristo ha preso su di sé i
nostri peccati, li ha espiati al nostro posto, li ha espiati per amore di noi,
per liberarci dalla schiavitù del peccato. Ci ha ottenuto dalla Croce il
perdono dei peccati e ha donato agli Apostoli, il giorno della Pasqua, lo
Spirito Santo per la remissione dei peccati: “Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i
peccati saranno rimessi” (Gv. 20,23).
La Madonna ci invita dunque alla confessione, ci invita ad inginocchiarci davanti
alla Croce, a guardare Suo Figlio, Lui che ha vinto il peccato, che è morto
per noi per espiare i nostri peccati perché noi avessimo la vita. Qui, se
vogliamo, a mio parere, concretizzare veramente il messaggio della Madonna e
far sì che non passi invano, dovremo fare una revisione di vita,
identificare con molta lealtà davanti a Dio, senza nasconderci dietro un dito,
le situazioni di peccato, le situazioni di peccato mortale nelle quali ci
troviamo, guardandole alla luce dei Dieci Comandamenti e alla luce della Parola
di Dio. Si sa benissimo che quello che per Dio sono peccati, per il mondo sono
virtù, si sa benissimo che il mondo
giustifica il peccato, che il mondo è nel peccato.
Però noi non dobbiamo dire “fanno
tutti così”, noi siamo figli di Dio, siamo figli di Maria, dunque dobbiamo
con molta lealtà metterci davanti alla Croce e vedere dove dobbiamo migliorare,
dove dobbiamo tagliare le radici del male e dobbiamo deciderci per la
conversione. E quindi mi pare che sia nella logica del messaggio, che se siamo
nel peccato mortale, se sappiamo che satana attraverso qualche vizio
capitale ci tiene legati a sè, ci tiene imprigionati, perché chi fa il
peccato è schiavo del peccato, dobbiamo decidere in questo fine settimana,
senza aspettare tanto, dobbiamo decidere la confessione, dobbiamo decidere la
conversione, dobbiamo decidere una vita nuova e saremo tanto felici
perché questa è sicuramente un’esperienza che si è fatta, che molti hanno
fatto, che tutti possono fare e cioè deciderci per la conversione. E decisa la
rinuncia al male, ci si sente leggeri, liberi, ci si sente gioiosi.
La Madonna con la Sua delicatezza materna che non vuole imporre ma
proporre dice “Permettete che vi aiuti perché non moriate”, e si tratta di una
morte che incomincia in questa vita ma poi diventa morte eterna se moriamo nel
peccato.
La Madonna vuole che viviamo “con il mio Figlio per sempre” oggi e
per sempre. “Vi ringrazio”.
Non c’è bisogno di tante parole, bisogna adesso, alla luce di
questo messaggio e alla luce della diagnosi che la Regina della Pace ha fatto
della nostra situazione spirituale, vedere la nostra situazione spirituale,
prendere in mano la cesoia, tagliare le radici del male, decidere la
conversione, fare la confessione, iniziare una vita nuova!
Che la Madonna ci accompagni in questo mese di Ottobre, in questo
rinnovamento radicale perché, senza la rinuncia al male, uno non può salvarsi.
Bisogna rinunciare al
male ed affidarsi alla Divina Misericordia.
N.B. Il testo di cui
sopra può essere divulgato a condizione
che si citi (con link, nel caso di diffusione via internet) il sito www.medjugorjeliguria.it
indicando: “ Trascrizione dall’originale
audio ricavata dal sito: www.medjugorjeliguria.it “